domenica 7 giugno 2009

13 tappa

5 giugno venerdì

Partenza da Pleyben ore 7 arriviamo a Pointe du Raz la punta estrema della Bretagna, siamo sopra le scogliere di roccia rosa a strapiombo sull’oceano atlantico, c’è vento ma è uno spettacolo, le onde che si infrangono con violenza, i gabbiani(sono grandissimi) che volteggiano tra le correnti ad ali spiegate, sembrano fermi come in una cartolina. Io e Lorenzo percorriamo un sentiero a piedi dove saltellano piccoli coniglietti selvatici e siamo circondati da una bassa vegetazione, ma stranamente fiorita con colori che vanno dal giallo, al viola, al rosso, incredibile la forza di questi arbusti; alla fine del sentiero e proprio all’estremo della scogliera troviamo un grande faro, ora postazione della marina francese all’orizzonte in mezzo al mare tanti spuntoni di roccia e di isolotti con sopra fari diversi l’uno dall’altro. Impossibile non apprezzare questa stupenda visuale; ripartiamo con destinazione la penisola del quiberon e per arrivarci facciamo tutta la costa della bretagna, entriamo in tutti i paesini e porti che incontriamo, ci impieghiamo molto a percorrere questi 190 km ma ne valeva la pena, un susseguirsi di paesaggi, di belle case, di baie, dibarche arenate e inclinate per la bassa marea; fantastic……….

Ci fermiamo a fare pranzo a pont-aven dove il pitture Gauguin amava stare e dipingere. Arriviamo nel quiberon e alloggiamo al camping le bois d’amour poiché è l’unico che ha il servizio wi-fi e aggiorniamo il nostro blog.

Stiamo lasciando la bretagna a malincuore per i suoi stupendi paesaggi per gli innumerevoli porti e soprattutto per

i numerosi e strepitosi fari per un collezionista come me, la famiglia mi ha dovuto portare via a forza dai negozi di souvenir per quanti ne avevo già comprati.












Lorenzo:

dopo numerose pianificazioni abbia

mo deciso andare a Point edu Raz tralasciando il vicino Point e du Van(in sostanza erano la stessa cosa ed il panorama era uguale dato che erano distanti non più di un kilometro). La vista era mozzafiato ma per poter apprezzare al meglio la veduta si dovrebbe fare un vero e proprio percorso free-climbing arrivando così alla punta estrema e godendo di una vista a 180˚ sul mare. Que

sta è infatti la punta estrema della Francia a est.

Breve sosta a point Aven ma nulla di particolare se non il mio nuovo tentativo di rovesciarmi addosso i bucatini ma sono riuscito a salvare la carbonara. Alla sera approfittiamo delle due ore di internet e aggiorniamo il blog, ne approfitto per una capatina a msn ma proprio quando stavo rispondendo ai messaggi dei miei amici che ormai mi danno per morto……2h la connessione è interrotta!

Gaia:

ciao sorellina Martina lo sai che ho visto la tomba di merlino e ho toccato la roccia che dà la forza di Obelix. Ti voglio bene e ti ho comprato due regalini. Ora devo scalare una piramide altissima di sabbia e tutti con i sacchetti di immondizia scenderemo con il sedere giu dalla piramide. Un bacione da GAIA

Adolfo:

la vita è fatta di instanti, sarebbe fantastico se ci arrivassero non richiesti, ma non succede mai, soprattutto in un mondo frenetico come quello di oggi….

Dobbiamo imparare a lasciare a questi preziosi attimi un po’ di spazio, ed assaporarli e soprattutto a vivere, a vivere veramente……..

1 commento:

  1. massimo.paoletti@alice.it8 giugno 2009 alle ore 02:22

    08 giugno.
    ciao ragazzi leggo i vostri commenti e vorrei essere lì con voi (anche se non sò se sarei in grado di "reggere al camper"). mettete le foto dei paesaggi così almeno sogniamo e vediamo per mezzo dei vostri occhi.
    Messaggio per Gaia: Martina ancora dorme e sono le 11.20(ieri è andata in gita tutto il giorno)quindi non ha letto il tuo messaggio ma presto ti scriverà e ti darà una bella notizia.
    Ci mancate,ciao da Anna

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