venerdì 5 giugno 2009

8 tappa



30- 31 maggio parigi

Abbiamo deciso di prendere le biciclette per andare alla 1° fermata metro “porte maillot”, però non erano come ci avevano detto 5 minuti, ma ci impieghiamo più di 40 minuti e tutta in salita. Facciamo il biglietto più economico per turisti possiamo prendere qualsiasi metropolitana per 2 giorni al prezzo di 14 € adulto e 8 € bambina-

Appena usciamo dal metro troviamo la Tour Eiffel, i ragazzi rimangono sbalorditi di come è grande è alta 300 Mt. , una sapiente opera di ingegneria pensate costruita in appena 24 mesi, poi andiamo Arc de Triomphe e gli Champs-Elysées ci fermiamo e mangiamo delle ottime baguette. Riprendiamo la metropolitana Musée du louvre (troppa fila non lo visitiamo), Palais Royal ed infine andiamo alla Cattedrale di Notre-Dame bellissima costruzione ma la cosa più simpatica è stata quella di incontrare giovani ragazzi e ragazze che si sposeranno e che danno l’addio al celibato insieme ai lori amici vestiti in modo strano e scherzoso , improvvisando scenette divertenti, mercatini dei loro oggetti personali…. Simpaticissimo ci siamo molto divertiti.

Ritorniamo al campeggio molto stanchi, doccia , cena e tutti a letto.

Al mattino ripartiamo ,ma stavolta prendiamo il bus navetta a disposizione del campeggio e prendiamo la metropolitana e arriviamo al teatro dell’ ‘Opéra de Paris,visto che è presto decidiamo di fare degli acquisti alla Galeries Lafayette triste sorpresa (domenica e lunedì sono chiusi) allora andiamo a piedi alla Basilique du Sacrè Coeur per arrivarci la strada è lunga appena sotto ci appare maestosa, stupenda chiesa con quelle cupole così bianche che domina Parigi. Saliamo la ripida scalinata e ci fermiamo ad ammirare lo stupendo panorama che abbiamo ai nostri piedi.

Ci inoltriamo nelle vie e nella piazzetta di Montmartre.Piena di artisti che dipingono, che suonano, cantano in una cornice di case colorate , ti trasmette una sensazione unica, ci credo che sia stata immortalata da innumerevoli pittori famosi. Nella piazzetta ci fermiamo poiché ci piace un pittore molto strano, particolare e decidiamo di fargli fare ai nostri figli un ritratto ( ci impiega 30 minuti) è un piacere vederlo dipingere con passione , sentimento e arte. Siamo talmente presi ed entusiasti che gli chiediamo di volerlo anche noi; ma vediamo che la moglie ripiega i suoi attrezzi e lui ci dice cortesemente e con un sorriso di no !!! domani si, ma ora non può farcelo perché deve andare a vedere l’arrivo del GIRO d’ITALIA … Grande …. Mitico …mitico !!!!!! gli ho stretto la mano (un vero artista).

Avevo letto che dietro Montmartre c’era un grandissimo mercatino di privati di roba antica,le marché aux puces (di fianco a porte glignancuort)purtroppo era lontano e bisognava prendere il bus,il resto della comitiva era stremato e a malincuore ho dovuto rinunciarci .Ritorniamo a prendere la metropolitana, ma finalmente troviamo un bar che ha internet ne approfittiamo per aggiornare il blog.

Gaia:

mi è piaciuta la torre di fel poi siamo andati a prendere un gelato e siamo tornati a casa e andiamo a dormire.

Lorenzo:

Altro che Amsterdam, Parigi è molto più caotica e gli ingorghi e le code sia in autostrada che in città sono all’ordine del giorno. Se ad Amsterdam ogni e dico ogni strada è affiancata da almeno una pista ciclabile e pedonale, a Parigi abbiamo dovuto faticare per trovarne nelle vie secondarie.

Di parigini che vanno in bicicletta se ne vedono pochissimi, anzi sono rari. Per spostarsi usano la macchina e quindi è inevitabile il formarsi degli ingorghi. Nei due giorni in questa città ci siamo spostati nel sottosuolo di Parigi, le metrò che vanno quasi a formare una seconda città. Il primo giorno l’abbiamo dedicato ai monumenti e a pranzo mi sono ‘bbottato di crếpe jambon. Il giorno successivo sono andato immancabilmente all’hard rock cafè di Paris…….stupendo, il più bello visto fino ad ora(conto di inserire al più presto tutte le foto in un album nel blog). Ho concluso la giornata con una bella caricatura a Montmatre(questa non so se ce la metto nel blog).

Adolfo:

La comunicazione è il primo ponte gettato tra noi e il mondo “ciò che non è comunicato non esiste “

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